Alessandria, la storica città costiera egiziana sul Mediterraneo, si trova ad affrontare una crescente minaccia dovuta all’innalzamento del livello del mare.
Costruita su una stretta striscia di terra bassa, alcune parti della città si trovano a malapena a un metro sopra il livello del mare, il che la rende altamente vulnerabile alle inondazioni costiere che minacciano case, infrastrutture e mezzi di sussistenza. La posizione strategica della città l’ha resa a lungo un centro culturale ed economico, ma l’innalzamento del livello del mare ne sta ora mettendo a repentaglio il futuro.
Il Delta del Nilo, dove si trova Alessandria, è una regione critica per l’agricoltura e la biodiversità egiziane. L’intrusione di acqua salata sta contaminando le riserve di acqua dolce ed erodendo il suolo fertile, mettendo a repentaglio la produzione alimentare in una terra che ha sostenuto le civiltà egiziane per millenni. Il delicato equilibrio tra ecosistemi di zone umide, lagune e terreni agricoli è sempre più a rischio, con impatti che si riverberano oltre le comunità locali.
L’economia di Alessandria, fortemente dipendente dal porto, dal commercio, dal turismo e dalla pesca, sta già risentendo della situazione. Interruzioni dovute a inondazioni o danni alle infrastrutture potrebbero avere conseguenze a livello nazionale, mentre i siti storici, compresi i monumenti greco-romani, sono minacciati dall’avanzata del mare, mettendo a repentaglio sia il patrimonio culturale che le entrate del turismo. I quartieri informali e quelli bassi sono particolarmente vulnerabili, dove sfollamenti, precarietà abitativa e instabilità economica sono in aumento, soprattutto per le popolazioni più povere con mezzi limitati per adattarsi.
Studiare l’innalzamento del livello del mare ad Alessandria è vitale per l’Egitto e per l’intera regione del Mediterraneo, evidenziando le difficoltà di proteggere le antiche città costiere con capacità di adattamento limitate. Sottolinea l’urgente necessità di resilienza, giustizia e soluzioni sostenibili per salvaguardare sia il patrimonio culturale che i mezzi di sussistenza di milioni di persone.