
03 ottobre 2011
“Caucaso 2011” – Terminata la seconda spedizione
Avviata lo scorso 28 luglio, si è conclusa il primo settembre la spedizione fotografico-scientifica “Caucaso 2011”, la seconda del progetto “Sulle Tracce dei Ghiacciai”, che ha interessato la catena montuosa del Caucaso dal versante georgiano.
Quattro ghiacciai principali esaminati, venti fotografie di confronto realizzate dalla medesima prospettiva di quelle ottenute dai primi pionieri oltre centoventi anni fa, numerose paline ablometriche posizionate, due data logger installati, tre ricognizioni in elicottero, due anni di studi preliminari e di organizzazione logistica e oltre un mese di attività sul campo. Il tutto ripreso da una troupe televisiva specializzata per la realizzazione del documentario, che verrà presto distribuito a livello internazionale.
Il team della spedizione, coordinato da Fabiano Ventura, ha percorso una regione pressoché incontaminata e inesplorata a nordovest della Georgia, caratterizzata dalle maggiori vette caucasiche, comprese fra i 3000 e i 5000 metri. Scopo principale della spedizione è stato quello di rieffettuare le fotografie storiche dal medesimo punto di vista, di valutare le variazioni di superficie dei ghiacciai locali tramite indagini geomorfologiche e di misurare la velocità di fusione dei ghiacciai locali grazie all’installazione di paline ablometriche, per mettere in relazione lo spessore del detrito galleggiante sul ghiaccio, il tasso di fusione dello stesso e il potere riflettente (albedo) delle diverse superfici.
Sul campo, insieme a Fabiano Ventura, hanno operato i glaciologi Prof.Kenneth Hewitt e Dott. Riccardo Scotti, e la troupe televisiva composta dal regista Marco Preti e dal cameraman Luca Venchiarutti, intenta a realizzare un documentario prodotto e distribuito da SD Cinematografica, che sarà presto in onda sulle principali televisioni nazionali ed internazionali.
A pochi giorni dal termine della spedizione, possono essere già evidenziati i primi risultati del lavoro eseguito, sulla base dei confronti fotografici e delle osservazioni scientifiche effettuate: i ghiacciai della catena del Caucaso mostrano forti arretramenti delle loro fronti, nonché sensibili perdite del loro spessore, come ad esempio il ghiacciaio Chalaat, che ha perso 200 m di spessore e la cui fronte si è arretrata di oltre 3 km.
Per illustrare le attività svolte nell’ambito della spedizione di quest’anno, è prevista nel mese di ottobre p.v. una conferenza stampa presso la sede centrale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Roma.
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